Leszek Kulakowski, pianoforte, composizioni, arrangiamenti;
Colours Jazz Orchestra : Giorgio Caselli, Luca Giardini, Giacomo Uncini, Samuele Garofoli, trombe;
Massimo Morganti, Luca Pernici, Carlo Piermartire, Pierluigi Bastioli, tromboni;
Simone La Maida, Maurizio Moscatelli, Filippo Sebastianelli, Antonangelo Giudice, Marco Postacchini, sassofoni, flauti;
Emilio Marinelli, pianoforte; Luca Pecchia, chitarra; Gabriele Pesaresi, contrabbasso; Massimo Manzi, batteria
La coincidenza di questo giorno con l’anniversario della liberazione di Ancona ha dato origine all’idea di mettere a confronto la nostra Colours Jazz Orchestra, presenza fissa del festival, con un importante musicista jazz polacco. E la scelta non poteva essere migliore di Leszek Kulakowski, straordinario pianista, compositore e arrangiatore sia per piccoli gruppi sia per formazioni più allargate, non di rado appoggiate anche a sezioni d’archi e a cori. Questo perché la sua musica si basa su un’accezione tra le più larghe concepibili oggi, in grado di far convivere la tradizione “classica” del suo Paese, soprattutto del ‘900, che annovera nomi come Szymanowski, Lutoslawski e Gorecki, con gli stilemi più tipici del jazz d’oltreoceano, quindi swing e improvvisazione, filtrati però dall’ottica e dalla cultura di un artista del Vecchio Continente. Un “visionario del jazz”, come qualche critico l’ha definito? Può darsi, ma resta una musica di enorme freschezza e profondità, rivolta ad un pubblico attento nel coglierne le opportune sfumature e la ricchezza della scrittura. Affascinato dalla musica e dalla personalità di Krzysztof Komeda, forse il pianista più rappresentativo e importante della scena polacca del secolo scorso, nonché autore di colonne sonore per il suo grande amico Roman Polanski, Kulakowski ha realizzato un enorme corpus di opere in cui appare chiarissimo e vitale il confronto tra mondi diversi, messaggio che nel presente ci appare di impressionante attualità. E la sua nuova “Third Stream Music”, se proprio vogliamo affibbiarle un’etichetta, affascina e colpisce perché al di là dello sforzo compositivo, lascia sempre trasparire cuore e sentimento, valori di base per qualsiasi forma artistica che voglia rimanere nel tempo. Leszek Kulakowski ha collaborato con numerosi musicisti europei e americani (in particolare il grande trombettista Eddie Henderson) e si è esibito nei maggiori festival del mondo, compresi gli Stati Uniti, ma per la prima volta si affaccia in Italia. Si tratta quindi di un’occasione unica ed imperdibile per avvicinarsi ad un concerto ricco come pochi altri di sollecitazioni ed interesse, a cui la formidabile CJO, temprata da incontri di livello mondiale, saprà dare un contributo ancor più originale.
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Concerto realizzato in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma, il Consolato Onorario della Repubblica di Polonia in Ancona e l’Associazione Italo-Polacca delle Marche.
La COLOURS JAZZ ORCHESTRA
diretta da Ryan TRUESDELL
ospite MARCO TAMBURINI
cui è dedicato il festival 2015
