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JESSICA WILLIAMS “Live at Yoshi’s Vol. Two” – MaxJazz (2003)

JESSICA WILLIAMS

“Live at Yoshi’s Vol. Two” – MaxJazz (2003)

 

Jessica Williams, pianoforte; Ray Drummond, contrabbasso; Victor Lewis, batteria

 

Flamenco Sketches /Why Do I Love You /Spoken Softly /Elbow Room /Soldaji /Paul’s Pal /Dear Gaylord /Lulu’s Back in Town /Summertime

 

Jessica Williams è una matura signora che può vantare addirittura una quarantina di album da leader. Quanti in Italia si sono accorti della sua esistenza? Eppure il suo pianismo è di eleganza estrema, perfettamente inserito nella grande tradizione di Red Garland, Wynton Kelly e, soprattutto, Bill Evans, del quale condivide l’amore per il tocco poetico, i silenzi musicalissimi, il romanticismo di fondo.

 

Dicevo dei suoi molti dischi incisi; ebbene, non pensate di trovarli facilmente. Jessica ha inciso per Jazz Focus, Landmark, Concord, Timeless, Blackhawk, Candid, tutte etichette ormai scomparse oppure con forti ridimensionamenti del catalogo. Benedetta quindi la MaxJazz (forse la mia etichetta preferita degli ultimi anni), che si è ricordata di lei e l’ha messa sotto contratto. Questo è il suo quarto CD, tutti reperibili per fortuna, di cui uno in solo piano e gli altri nella sua formula preferita, vale a dire il trio. E sulla qualità degli accompagnatori non mi soffermo: basta leggerne i nomi.

Per Jessica Williams la musica non è – non può essere– mai fine a se stessa, ma deve veicolare innanzitutto emozioni forti, toccare le corde più intime della sensibilità di ognuno, e perché questo accada, ella scava a lungo nel proprio bagaglio spirituale. Sotto le sue mani il pianoforte cessa di esistere come oggetto per diventare parte integrante del “corpo e anima”, alla pari del pennello per un pittore o della penna per uno scrittore. Non c’è standard o original che non venga sottoposto a una rilettura di totale personalizzazione. E i brividi sono quasi tangibili, tanto è magica e comunicativa l’atmosfera creatasi in questo celebre, sofisticato, club californiano (la qualità del pianoforte è eccezionale, così come la registrazione).

Musicista paga della sua musica, del rispetto profondo che gode tra i musicisti, del consenso totale da parte di appassionati e intenditori, Jessica Williams è pianista meritevole di un ascolto immediato anche da noi, senza altri indugi o scusanti.

 

Massimo Tarabelli

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