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DUDUKA DA FONSECA “Samba Jazz in Black & White” – Zoho (2005)

DUDUKA DA FONSECA

“Samba Jazz in Black & White” – Zoho (2005)

 

Mestre Bimba /Janeiro /Bye Bye Brasil / Chorinho Pra Ele /Viver De Amor /Medo De Amar /Palhaço /Terra De Angara /O Grande Amor /Sambetinho /Dry Land

 

Anat Cohen, ss,ts,cl; Helio Alves, p; Guilherme Monteiro, g; Leonardo Ciglia, b; Duduka Da Fonseca, d; Maucha Adnet, vcl; Alana Da Fonseca, vcl; Vic Juris, g; Paulo Levi, ts; Claudio Roditi, tp

 

Duduka è batterista famoso ed importante nella scena del jazz brasiliano. Nasce a Rio De Janeiro nel 1951, e si nutre di musica fin dalla tenera età, ascoltando il grande jazz del Nordamerica e i nuovi campioni della bossa nova. Il suo credo artistico è però piuttosto innovativo, visto che preferisce alle atmosfere romantiche e sommesse tra questi due linguaggi una proposta musicale più vivace dal punto di vista ritmico, che si basa quindi sulla contaminazione tra il jazz e il samba.

 

Dall’alto di una maestria consumata al fianco di leader prestigiosi quali Joe Henderson, Gerry Mulligan, Kenny Barron, Tom Harrell, Claudio Roditi, Phil Woods , Duduka è uno dei tre perni dell’eccezionale “Trio Da Paz”, accanto al chitarrista Romero Lubambo e al bassista Nilson Matta, e la guida di questo recente, assai interessante, quintetto.

Conoscevo bene il pianista Helio Alves, ma anche gli altri si sono rivelati eccellenti, con una nota di merito alla sassofonista Anat Cohen, molto sciolta e sicura. Il percorso musicale si snoda tra brani di Luiz Eca, Roberto Menescal e Chico Buarque (il bellissimo “Bye Bye Brasil”), Hermeto Pascoal, Toninho Horta, Vinicius De Moraes, Egberto Gismonti e Antonio Carlo Jobim, oltre che a qualche originale. Una vetrina splendida di tanti umori che animano la musicalità brasiliana, una delle più fertili e appassionate del pianeta.

Ecco, c’è tanta passione in questo CD,  e amore direi, sentimento che chiunque incontri da vicino Duduka, persona di straordinaria umanità, non può che avvertire fin da subito. Questo senso di amicizia e familiarità traspare del tutto dalla scelta degli ospiti, in primis la moglie Maucha Adnet, cantante che reputo tra le più poetiche in circolazione, con un timbro di voce da far accapponare la pelle, e poi il chitarrista Vic Juris nonché, non poteva mancare, il trombettista Claudio Roditi.

Duduka Da Fonseca non si conferma soltanto grande batterista, nel cui stile vanno a braccetto lo swing jazzistico moderno con le figure di Nelson Machado e Milton Banana, ma anche e soprattutto squisito dispensatore di emozioni.

Per chi cerca il cuore al di là della ragione, la fantasia vincitrice sul manierismo.

 

Massimo Tarabelli

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