Ancona Jazz The Finest in Jazz since 1973

Three Facets of Scott Robinson

Data: 05 Luglio 2012 - 22:15

  • the “Traditional” quintet
  • the “Avant-Garde” duo
  • the “Straight Ahead” quartet

Scott Robinson, ance e strumenti a fiato accompagnato da :
Alfredo Ferrario, clarinetto; Rossano Sportiello, pianoforte; Mauro Battisti, contrabbasso;
Adam Pache, batteria, Julian Thayer, contrabbasso e Paolo Alderighi, pianoforte

Figura unica nel panorama jazzistico mondiale, Scott Robinson è in grado di suonare tutti I tipi di sassofono – inclusi quelli oscuri e dimenticati quali il c-melody sax o il gigantesco sassofono contrabbasso – e poi ottoni, clarinetti, flauti e altri curiosi, talvolta auto costruiti, come il jazzafone. Tale enorme spettro di possibilità timbriche si sposa con un credo artistico sconfinato, in cui Marshall Allen (ora direttore della Sun Ra Archestra) va a braccetto con Frankie Trumbauer, Louis Armstrong con Freddie Hubbard, Stan Getz con Hank Mobley. Dal jazz classico di New Orleans al jazz più d’avanguardia, non esistono barriere stilistiche per Scott, per il quale tutto il jazz è fonte di emozioni, e per questo meritevole di essere suonato ed ascoltato. Personaggio esoterico e “hip” come forse nessun altro sulla scena, Scott Robinson gode di fama incondizionata tra i musicisti e i critici. Il suo primo impatto dalle nostre parti si è avuto lo scorso anno, quando fu protagonista con il quartetto di Martin Wind nello straordinario tributo alla musica di Bill Evans, “Turn Out The Stars”, accanto all’Orchestra Filarmonica Marchigiana.  In quell’occasione nacque l’idea di dedicargli un’intera serata nel festival di quest’anno, proponendolo nei tre aspetti fondamentali della sua arte : il “free” in duo, nella dimensione naturale del tempietto all’interno del cortile della Mole, e i gruppi più canonici sul palco, rivolti invece al jazz classico e moderno.

Ma Scott è inoltre l’”Artist In Residence” del Festival : si produrrà quindi in un intrigante seminario, rivolto anche alla manifattura dei suoi strumenti, sarà l’ospite nella serata con Maria Schneider, e non ci stupiremmo se metterà becco – o, per meglio dire, ancia – nelle varie situazioni che si creeranno in tutti gli altri giorni.
Una scheggia impazzita e imprevedibile, il fascino imperituro del jazz.

 

Photo Credit : Richard Conde

Book Online