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Andrea Pozza Trio. Una dose di gioia

Martedì 15 marzo 2005
Ancona

Un balsamo per le orecchie e per lo spirito. Una dose di gioia e swing, elettricità. Il concerto di Andrea Pozza Trio domenica sera nel Ridotto delle Muse non è stato cosa da poco. Perché non è così facile trovare musicisti che trasmettano davvero la voglia di fare musica, l’intesa delle note e del ritmo, l’ascolto reciproco, la capacità di sorprendere e seguire.
C’è la gioia dei fiati della Duke Ellington Orchestra nella sezione ritmica del trio. Ride il contrabbasso tra le braccia del bravissimo Luciano Milanese. E quanto si diverte la batteria a scattare sotto il cronometro preciso ma non rigido di Stefano Bagnoli. Al piano, Pozza li lascia fare negli assoli e poi salta dentro di nuovo con l’orecchio di un falco. Senza strappi passano dall’inedito bellissimo Volo di gabbiano composto dallo stesso Pozza a di Ellington. Poi Monk. Poi Strayhorn. Ask me now Lush Life , All too soon .
Che Pozza fosse bravo già si sapeva. «Perché un musicista come lui non appare sulle copertine delle riviste di jazz?» si è chiesto anche Enrico Rava, che non a caso lo ha voluto poi nel suo Quintetto. Se ce ne fosse bisogno, domenica l’ha confermato.
E chi non c’era potrà consolarsi con la registrazione della serata nel primo di una serie di cd e special event legati alla Anconajazz Card.



Claudia Gentili


fonte:Il Messagero

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