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JACK  WALRATH

“Vongole –  Live in Ancona” – Go4 1001 (1996)
FLEAS /Midnight Spaghetti /Reptilian Phantasies /Vongole /How Aria? /Nancy /Beelzebub /Vongole (big band)

Jack Walrath, tromba;
Andrea Pozza, pianoforte;
Ares Tavolazzi, contrabbasso;
Fabio Grandi, batteria;
Riccardo Mei, canto (in “Nancy”);
Alumni Big Band

Chi possiede i nostri due ultimi dischi della Go4  – Andrea Pozza trio e Riccardo Mei feat. Bill Watrous – forse si sarà accorto che la numerazione partiva dal 1002. Ebbene il 1001 è questo CD di Jack Walrath, uscito dieci anni or sono e forse dimenticato. A quei tempi il disco doveva sancire una settimana di lavoro del trombettista nella nostra città: seminario per orchestra con musicisti spesso alle prime armi, concerto finale allo Sperimentale, ed esibizione in quartetto allo Strabacco per la registrazione. Ho ancora ricordi vivi di quelle giornate, a partire dall’entusiasmo dei giovani a spartire con tale maestro (già direttore musicale di Charles Mingus, tanto per gradire) indicazioni di studio e di prove piuttosto severe, per finire a come quella massa di “sbandati” sia riuscita ad avere un’anima e un’identità tale da reggere un intero concerto dopo solo sette giorni. Inserimmo ben volentieri un esempio del lavoro svolto alla fine del CD. Per il resto Walrath attese i musicisti di pomeriggio, spiegò come solo lui sa fare i “suoi” pezzi, per nulla semplici, e la ritmica suonò da par suo, con coraggio e partecipazione. Un ruolo notevole in tutta questa faccenda lo svolse il nostro grande amico Alberto Alberti, che ci spinse a concretare l’idea  con quella smisurata passione e competenza che ti avvolgeva e ti rendeva proprio impossibile dirgli di no.
Qui molti sono gli elementi che rendono questo disco a noi caro e prezioso: l’osteria Strabacco, da sempre vicina al jazz, le note di copertine di Danilo Tornifoglia (proprietario dell’osteria) e di Maurizio Fiorini dell’Hotel Emilia, la cui tragica scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita della città, e per la “presenza” di Alberto Alberti, venuto a mancare un paio di mesi fa e che rimarrà per sempre la guida musicale dei nostri programmi.
Ecco, la musica: è ancora, riascoltata adesso, viva e vitale, piena di swing ribollente e poesia, varia nei tempi e nelle soluzioni (Mingus docet…).
Non può e non deve essere lasciata sotto la polvere; ne abbiamo ancora un po’ di copie in sede, quindi sbrigatevi!

Massimo Tarabelli

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