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ERIN BODE “Don’t Take Your Time” – Maxjazz


Due parole sulla MaxJazz (Vocal Series) innanzitutto. Nel panorama odierno è senza dubbio la più attenta etichetta al jazz vocale, quella che maggiormente investe in nuovi talenti e che è riuscita ad imporsi grazie ad una linea grafica subito riconoscibile, ad un’eccellente qualità di registrazione (spesso affiancata a una traccia CD-Rom), e a una buona rete distributiva. Le scelte artistiche sono ad ampio raggio: convivono la tradizione nera con i suoi risvolti soul, il canto bianco più sofisticato da club ma anche il classico legato agli standard e, per finire, le più recenti tendenze che privilegiano quel jazz “leggero”, di immediata fruibilità, che vede in Norah Jones la principale esponente.

Erin Bode, giovane, molto bella (a giudicare dalle foto di copertina), si colloca in quest’ultimo filone con stile aggraziato e suadente, con un timbro fragile e affascinante che rende i brani amichevoli e colloquiali, perfetti direi quando cerchiamo momenti di tranquillità e serenità in mezzo al fracasso che ci circonda. Dopo il primo ascolto di “Don’t Take Your Time”, il sottoscritto si è trovato a fischiettarne il ritornello per svariati giorni. Ma non crediate che il disco sia facile o troppo commerciale; certo, troverete tra gli autori Lennon & McCartney, Bill Monroe, Bob Dylan, Cindy Lauper, Stevie Wonder (e comunque le versioni della Bode non sono mai banali), ma anche temi raramente sentiti di Matt Dennis e Cy Coleman (due maestri assoluti tra i “saloon singer”) e poi George Gershwin, Don Redman, Irving Berlin, a riprova che la ragazza possiede una cultura specifica di tutto rispetto.

Bruce Barth, uno dei più intelligenti pianisti di oggi, ha creduto tanto in lei da produrre il CD. A noi è piaciuta molto: cos’altro di meglio che sentirla dal vivo, a questo punto?

Massimo Tarabelli


Erin Bode

Official Website:
www.erinbode.com


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