Ancona Jazz The Finest in Jazz since 1973

ASCOLTATI PER VOI IN QUEST’INIZIO STAGIONE

Abbiamo ascoltato il “Trio 3” di Oliver Lake ai “Concerti sul Prato” dell’Hotel Emilia: un tuffo all’indietro di trenta, trentacinque anni, per recuperare lo spirito libero e collaborativo di quell’epoca. I tre, Reggie Workman Andrew Cyrille e Lake, sono figure storiche e carismatiche ed anche dal vivo ripercorrono la strada maestra del “free”, ove spesso l’assenza di uno strumento armonico e armonizzante come il pianoforte era tratto distintivo. Il discorso del sax che circola errabondo attorno alla tonica, seconda la lezione di Coltrane; l’accompagnamento cupo e possente del contrabbasso; il “timing” leggero e frantumato, con vago sapore al “battere” à là Ed Blackwell, della batteria: tutto concorre a raggiungere un climax quasi spirituale. Forse con il gusto d’oggi ci si aspetta una miglior intonazione, brani più rincorsi che dilatati: ma “quel” jazz va interpretato così. E da incorniciare l’omaggio ad Art Blakey.

   Il suono esile di Dino Rubino; la linea poetica, alla Chet Baker, di Felice Reggio; la solarità aperta di Giovani Amato; il fraseggio pulito e sicuro di Flavio Boltro; il groviglio controllato di Marco Tamburini, arrangiatore di tutti i brani. Cinque stili diversi per un quintetto di trombe che si è esibito al “Musicamdo Jazz & Blues” di Camerino: e che gioia quell’incipit di “Una Mas”, a rendere omaggio al più sottovalutato dei trombettisti, Kenny Dorham!

   Un “happening”, più che un concerto, quello di Stefano Bollani in trio al “Sant’Elpidio Jazz Festival”: brani intercalati dall’esposizione di poesie di Fosco Maraini in linguaggio “metasemantico” ci restituiscono un geniaccio del jazz e dell’intrattenimento. Esuberante al piano, amante in pari misura della canzone italiana (ma certo ”Averti tra le braccia” di Tenco offre più possibilità di “Mi ritorni in mente” di Battisti…) e degli standard – splendide le variazioni su “Sophisticated Lady”: sembra che tutto gli sfugga, ma che poi gli si ricomponga in mano sotto nuova forma, Prometeo di se stesso e della sua musica. Lo attendiamo all’esame di maturità del piano solo all’Ancona Jazz Summer Festival di luglio.

(Andrea Piermattei)
fonte : Corriere Adriatico

Post a comment

*