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“OFF THE CHARTS”

Data: 13 Ottobre 2013 - 19:00

  • Pietro Tonolo – sax tenore e soprano
  • Andrea Pozza – pianoforte
  • Lorenzo Conte – contrabbasso
  • Ferenc Nemeth – batteria

“OFF THE CHARTS”: TONOLO-POZZA-CONTE-NEMETH

Questa formazione, nuovissima nel panorama del jazz europeo, celebra l’incontro tra tre illustri jazzisti
italiani e il batterista ungherese (ma naturalizzato Americano) Ferenc Nemeth. I nostri musicisti hanno
bisogno di ben poche presentazioni, tanto sono noti al pubblico dei jazzofili. Ci piace solo ricordare la
grande carriera che Pietro Tonolo e Andrea Pozza stanno vivendo pur avendo cominciato entrambi da
giovanissimi, oltre trent’anni fa. Pietro, splendido tenorista e sopranista, ha suonato a lungo con Enrico
Pieranunzi, Giovanni Tommaso, Franco D’Andrea, Rita Marcotulli, Massimo Urbani, Augusto Mancinelli,
Henry Texier, Tony Oxley, e molti americani, tra i quali Gil Evans, Chet Baker, Joe Chambers, Gil Goldstein,
Paul Motian, nella cui “Electric Bebop Band” è stato componente fisso. Andrea è leader di propri gruppi
(trii, soprattutto), ed è superlativo nell’adattarsi a situazioni espressive le più diverse, da Harry Edison ad
Enrico Rava, da Scott Hamilton a Sal Nistico, passando nell’accompagnamento di cantanti. Lorenzo Conte
rientra nella schiera di quei musicisti solidissimi, di profonda cultura e sensibilità, che si piegano con umiltà
al servizio della musica: da qui le collaborazioni con Gianni Basso, Tom Kirkpatrick, Robert Bonisolo, Lee
Konitz , Paolo Birro e Eliot Zigmund, con i quali ha formato il pregevole “Spring Jazz Trio”. Ferenc Nemeth è
forse conosciuto al pubblico italiano per la sua decennale presenza nel trio “GilFeMa”, accanto al chitarrista
Lionel Loueke e al contrabbassista Massimo Biolcati. Ma il suo mondo espressivo si avventura in situazioni
onnivore, passando attraverso Herbie Hancock, Wayne Shorter, Terence Blanchard, John Clayton, Jimmy
Heath, The Henry Mancini Band, Mark Turner, Dave Samuels, Bud Shank, e numerosi altri, a riprova di
un bagaglio tecnico impressionante che si accompagna ad una visione estetica ad ampio raggio, in cui
convivono mainstream, bebop, avanguardia, etnica, pop e rock.
E’ chiaro, quindi, che quattro personalità di questo tipo non potevano che incontrarsi, al di là di qualsiasi
barriera o spartito, “Off The Charts”, per l’appunto.

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