Lage Lund, chitarra;
Aaron Parks, pianoforte;
Matt Brewer, contrabbasso;
Kendrick Scott, batteria 

Ecco il primo nome nuovo della rassegna di quest’anno. Di Parks si può solo dire che è un talento naturale che sfiora la genialità. Oggi poco più che ventenne, finisce i suoi studi tanto in anticipo da entrare all’Università all’età di quattordici (!) anni. Studia privatamente con Kenny Barron, di cui diventa l’allievo prediletto, ottiene premi e riconoscimenti a non finire  e incide quattro dischi per l’etichetta Key Note, ancora non distribuita in Italia. Tecnica trascendentale e predisposizione per  le linee melodiche sono i suoi tratti salienti, che trovano riscontro nella scelta dei musicisti accompagnatori, di prim’ordine. Brewer, ugualmente molto giovane, si è già fatto notare al fianco di Greg Osby e Gonzalo Rubalcaba, e Scott è batterista fisso nel quintetto di Terence Blanchard. Ma  soprattutto dobbiamo evidenziare la presenza del chitarrista Lage Lund, giovane norvegese naturalizzato, recente vincitore del Thelonious Monk Competition e già con partecipazioni importanti a fianco di Carmen Lundy, Roy Haynes e Wynton Marsalis.

Un’occhiata al presente per capire il futuro.