Steve Johns, Drums

 

Nel sax baritono di Cuber convivono vari linguaggi musicali: jazz innanzitutto, e poi latino, soul e rhythm & blues. Dotato di voce potente e timbro subito riconoscibile, Ronnie ha infatti lavorato con innumerevoli musicisti, oltre che fornire prove eccellenti da leader in tanti dischi e concerti. Tra le collaborazioni, dobbiamo citare innanzitutto quelle con George Benson negli anni ’60, Eddie Palmieri, Mongo Santamaria, King Curtis, Aretha Franklin, Frank Zappa, Lee Konitz (il nonetto sul finire degli anni ’70), Steve Gadd (“The Gadd Gang”), la Mingus Big Band, di cui è componente fisso fin dalla prima edizione, “The Three Baritone Saxophone Tribute”, dedicato alla musica di Gerry Mulligan.

Vicino agli stili di Pepper Adams e Nick Brignola, Ronnie Cuber suona con intensità quasi feroce, che però riesce a piegare verso un lirismo poetico e affascinante, di impronta originale, nelle ballads.

D’altronde la sua maturità, a sessantasei anni (è nato il giorno di Natale del 1941), è tale da risultare ormai punto di riferimento assoluto per qualsiasi giovane jazzista, indipendentemente dallo strumento.

In questa occasione avremo la fortuna di ascoltarlo come leader di un quartetto, fisso da anni, in cui ci preme sottolineare la presenza di Kenny Drew Jr., uno dei più quotati ed entusiasmanti pianisti della scena mondiale.