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Fabrizio Bosso quartet & Orchestra Filarmonica Marchigiana

Data: 03 Maggio 2012 - 21:15

  • Fabrizio Bosso, tromba;
  • Claudio Filippini, pianoforte;
  • Rosario Bonaccorso, contrabbasso
  • Lorenzo Tucci, batteria

Continua la proficua collaborazione tra Marche Jazz Network e l’Orchestra Filarmonica Marchigiana. Dopo l’omaggio a Chet Baker con Palo Fresu e Giulio Libano, il concerto latino di Javier Girotto, Peppe Servillo e Paolo Silvestri, il tributo alla musica di Bill Evans del quartetto di Martin Wind, ecco un altro eccellente trombettista italiano, Fabrizio Bosso, alle prese con un’icona della musica del ‘900, il compositore Nino Rota, di cui si è da poco celebrato il centenario della nascita (Milano, 3 dicembre 1911). Partito da un’idea del direttore e arrangiatore Stefano Fonzi, il ricordo di Rota si snoderà attraverso musiche da film che hanno segnato la sensibilità degli spettatori di tutto il mondo : “Il padrino”, “La strada”, “La dolce vita”, “Romeo e Giulietta”, “Il gattopardo”, “Otto e mezzo”, “Amarcord”. Il programma sarà poi completato da tre composizioni di Fonzi, che tendono a perpetuare l’eredità di una forza melodica che Rota ha espresso ai livelli più alti. I temi del compositore milanese risultano arricchiti dal lato ritmico e dell’orchestrazione, prevedendo quindi la focalizzazione non soltanto su uno strumento solista, ma su un classico quartetto jazz, il cui apporto d’improvvisazione ben si sposa con le strutture armoniche complesse e  non convenzionali delle partiture originali. Avendo già alle spalle un disco realizzato al fianco della London Symphony Orchestra, “Enchantment” è un concerto di palpitanti emozioni e di attuale versatilità, un’idea che unisce talenti al servizio di una bellezza musicale che travalica tempi e mode.

FABRIZIO  BOSSO

Inizia a suonare la tromba a cinque anni, e già a quindici si diploma al conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Affascinato dal jazz, Fabrizio scopre il gusto della libertà espressiva, di un suono originale al servizio di una tecnica formidabile, di un innato senso dello swing. Dalla fine degli anni ’90 i successi si moltiplicano, di pari passo con una produzione discografica e concertistica abbondante ed eterogenea : quartetti, orchestre jazz e sinfoniche, gli High Five, uno dei gruppi più importanti nella scena musicale italiana dell’ultimo decennio, il Latin Mood accanto al sassofonista argentino Javier Girotto, il duo con Antonello Salis, collaborazioni con cantanti come Dianne Reeves e Sergio Cammariere, e tante altre avventure che fotografano alla perfezione la personalità di un musicista che, pur guardando alla tradizione, è sempre più inserito nella sua epoca.

STEFANO  FONZI

Diplomato in percussioni al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma, ha successivamente conseguito un master in musiche da film al Berklee College of Music di Boston. La sua musica è utilizzata in diverse trasmissioni televisive e nel cinema. Dal 2001 al 2007 ha lavorato come percussionista con artisti del calibro di Ennio Morricone, Quincy Jones, Carlos Santana, Dionne Warwick, Yo Yo Ma, Josè Carreras, Lucio Dalla, Claudio Baglioni. Ha tenuto concerti a New York, Londra, Parigi, Tokyo, Atene, Vienna, Gerusalemme. Attualmente è direttore artistico e principale direttore della Avezzano Young Pop Orchestra, prima orchestra giovanile di musica pop in Italia. 

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